Nel corso di Più libri più liberi, fiera della piccola editoria che sta avendo luogo in Roma presso “La Nuvola” sono stati presentati oggi i dati di Pepe Research rielaborati dall’ufficio studi di AIE secondo i quali sono 4,08 milioni gli ascoltatori di audiolibri in Italia, il 40% dei quali li sceglie solo o anche in lingua straniera.
Tale modalità di fruizione di prodotti editoriali entra così con forza nei consumi culturali di una fetta rilevante di italiani: sono il 9% della popolazione tra i 15 e i 74 anni, in buona parte persone poliglotte. Sono cresciuti del 28,3% rispetto all’anno precedente, quando erano 3,18 milioni. Il numero medio di audiolibri ascoltati in un anno è di 3,1.
In un Paese tradizionalmente poco propenso agli acquisti di prodotti culturali e informativi online, ben il 40% degli ascoltatori di audiolibri dichiara di avere un abbonamento a servizi come Audible o Storytel. Il 44% (anche qui era possibile più di una risposta) scarica gratuitamente da altri siti, il 28% ha acquistato singoli titoli da piattaforme come Google Play, Libri di Apple, Emons, Il Narratore, il 21% dal sito dell’editore. A seguire gli audiolibri su cd comprati in store fisici e online (20%), il prestito bibliotecario digitale (11%), gli audiolibri su cd presi in prestito in biblioteca (7%).Gli ascoltatori di audiolibri per il 21% citano tra i vantaggi di questa modalità il fatto di “poter ascoltare un libro mentre faccio altre cose come guidare, correre, viaggiare”, per il 20% “ascoltare un libro dove e quando voglio”, per il 14% “ascoltare un libro in lingua originale”, per il 13% a far propendere per tale modalità di “lettura” sono le esigenze di chi ha difficoltà alla vista, e per il 12% c’è il “piacere di leggere senza affaticare la vista”.
Carlo Marino
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